L’ortottica è una branca dell’oculistica che si occupa dei deficit muscolari, innervazionali e sensoriali che colpiscono l’occhio e della loro riabilitazione. Attraverso le valutazioni ortottiche, lo specialista può identificare i vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo), diagnosticare e trattare strabismo, ambliopia (occhio pigro), diplopia (il vedere doppio) paralisi oculari, confusione e problemi di lettura (deficit di convergenza). Di competenza dell’ortottista sono l’esecuzione dei test oftalmici, la prevenzione visiva in età infantile mediante screening nelle scuole materne ed elementari o presso studi pediatrici e la prevenzione della sindrome da affaticamento visivo, che colpisce chi lavora al computer (astenopia).

Solitamente una visita ortottica dura circa 15-20 minuti e comprende la misurazione dell’acuità visiva e la valutazione della motilità oculare, del senso della tridimensionalità o stereopsi, della convergenza, dei movimenti che permettono agli occhi una visione unitaria, dell’accomodazione.

L’ortottista lavora in stretta collaborazione con il medico oculista, cui spetta il compito di indicare la terapia ottica, ortottica, farmacologica o chirurgica.

Generalmente la prima visita ortottica viene richiesta dal Medico Pediatra ai bambini di 3 o 4 anni per fare una prima valutazione del sistema visivo dei piccoli pazienti. Negli adulti, invece, ci si rivolge ad un ortottista quando insorge visione doppia (diplopia).

Nel bambino serve ad individuare precocemente e trattare l’ambliopia (occhio pigro) e riabilitare la motilità oculare. Nell’adulto, per risolvere dal punto di vista funzionale la diplopia (visione sdoppiata).

La visita ortottica avviene attraverso dei test non invasivi. Consiste:

• nella valutazione della funzione visiva di ogni singolo occhio (test dell’acuità visiva);
• nella valutazione della presenza di alterazioni motorie e quindi la presenza di eventuali forme di strabismo;
• nel determinare la presenza del senso di profondità fondamentale per un corretto sviluppo visivo.

Non è necessario nessun tipo di preparazione per la visita ortottica. Non comporta la dilatazione delle pupille con colliri, pertanto il paziente adulto può recarsi alla visita in autonomia.